CHIESA DI SAN GIOVANNI — LEONTICA

ore — 17.00

Prima parte

Franz Joseph Haydn (1732 – 1809) — Divertimento

Johann Georg Albrechtsberger (1736 – 1809) — Terzetto

Contributo

Beethoven e l’ascolto interiore

Nel lento farsi del silenzio, Beethoven volge la musica all’interno. I suoni uditi si fanno elementi di memoria creativa, riaccesi dall’immaginazione.
È il tragico e sublime cammino di chi, mentre perde l’udito, continua a generare musica — forse ancora più sua,
e fortunatamente anche nostra.

Seconda parte

Ludwig van Beethoven (1770 – 1827) — Trio op. 3

Edward William Elgar (1857 – 1934) — Serenade

Astor Pantaleón Piazzolla (1921 – 1992) — Oblivion

Dai maestri delle forme classiche (Albrechtsberger, Haydn), all’esplosione emotiva che le trasforma con Beethoven (il padre del Romanticismo), fino al lirismo più intimo e alla ricchezza armonica del tardo Romanticismo di Elgar, per poi approdare all’espressione emotiva moderna ma altrettanto profonda di Piazzolla.
Il filo conduttore è sempre la musica come linguaggio dell’anima e l’evoluzione dell’espressione melodico-musicale.